Ho scritto questo articolo ormai diversi anni fa, pochi eletti avrebbero potuto anche addirittura averlo già letto, in quel caso spero non se lo ricordino! E’ da qui che voglio iniziare questo viaggio di questa rubrica eretica cinofila, perchè ancora oggi diverse volte e molto più spesso di quanto possiate immaginare mi ritrovo a pensare che sì, è proprio come in Dragon Trainer!
Ai tempi questo articolo era stato scritto per un altro scopo, uno di quelli che mi ero messa lì davanti prima di farmi trasportare dalla vita in altri lidi, in altri spazi, in altre possibilità; su quel cammino che è una delle possibilità che avevo davanti a quel punto, una tra le più incredibili se ripenso a quel momento, ma in fondo la vita te le mette tutte lì davanti e poi in base a tuoi movimenti anche più impercettibili ti sposta da un sentiero ad un altro come una piuma al vento. Ma tra tutte quelle possibilità, tra tutti i sentieri, ci sono sempre dei capisaldi che fanno parte di te, della tua persona, del tuo pensiero. Ecco questo articolo è uno di quelli. Tra sacro e profano, filosofeggiando su un cartone animato, ripetendomi di nuovo, anche adesso che l’ho riletto per decidere se pubblicarlo e partire da qui, che sì, è proprio come in Dragon Trainer! Vuoi sapere perchè? Eccoti l’articolo che ho scritto qualche anno fa, quando forse nella mia testa si stavano piantando i primi semi di questa rubrica eretica cinofila…
“Sono passati ormai diversi anni da quando durante un seminario, alla fine di un lavoro un pochino complicato, che mi aveva colpito molto, Giusy D’Angelo se ne uscì con “È come in Dragon Trainer!”… Flash – colpito – affondato.
Ai tempi ancora non erano usciti i nuovi capitoli della saga, ma riguardai diverse volte il film perché sì, cavolo, è proprio come in Dragon Trainer!
La curiosità mista alla preoccupazione di Hiccup nell’incontrare quell’essere così lontano da lui, di cui aveva sempre sentito parlare come di un animale feroce e spietato. La sua forza nell’andare oltre le apparenze e i pregiudizi, nel voler capire chi fosse veramente quell’individuo davanti a lui. I suoi primi tentativi di approccio, spesso affondati in richieste eccessive che hanno generato in Sdentato reazioni che vengono viste come aggressive, ma che altro non erano che la comunicazione della sua diffidenza perché viveva la stessa preoccupazione di Hiccup, ma dal suo punto di vista. Il cercare nuove vie comunicative per trovare un punto d’incontro tra i loro mondi, il modellarsi nei propri comportamenti in base alla risposta dell’altro sulle proprie espressioni. Le buffe richieste di comunione viste dal proprio punto di vista… ricordate quando Hiccup si mangia il pesce crudo con uno Sdentato fiero della sua offerta? Quanti di voi non vedono tanta differenza nel rotolarsi nell’eau de merde dei nostri cani che poi tutti felici vengono a informarci della loro conquista e a condividere con noi quel piacere?
La storia di Hiccup e Sdentato è la storia dell’incontro di due mondi che attraverso la comunicazione si sono dati possibilità di conoscersi, la misura della propria essenza, i limiti della propria individualità e delle proprie caratteristiche etologiche.
Fino al suo culmine, l’abbattimento dell’ultima barriera, ad occhi chiusi, offrendo sé stessi nonostante la paura nel farlo.
Eh sì… Questo lavoro, la filosofia che accompagna quello che faccio è proprio come Dragon Trainer!
Negli anni successivi sono usciti altri due capitoli della saga e quando li ho visti ho pensato che chi lo ha scritto evidentemente dev’essere un educatore cinofilo, perché sì, cavolo, continua ad essere proprio come Dragon Trainer!”
Quindi qual è il primo consiglio cinofilo che voglio darvi in questo blog? Andatevi a vedere Dragon Trainer se ancora non lo avete fatto, vi aiuterà a capire meglio il punto di vista del vostro cane!
